Tossicita ematologica in CAR-t: conferma clinica dell'utilita' della classificazione ICAHT
Uno studio osservazionale real word per valutare l'efficacia della classificazione ICAHT nel predire infezioni gravi in pazienti sottoposti a terapia con CAR-T
Le citopenie rappresentano l'effetto collaterale più comune della terapia con CAR-T cells e possono predisporre a gravi complicazioni infettive. Esse sono caratterizzate da un andamento bifasico e possono persistere per lungo tempo. Inoltre la neutropenia profonda aumenta il rischio di infezioni gravi. I sistemi di classificazione attuali,come il CTCAE,non riflettono né la qualità del recupero dei neutrofili dopo il trattamento con CAR-T, né il rischio intrinseco di infezioni dovuto alla neutropenia prolungata.
Un'indagine su oltre 50 centri CAR-T ha mostrato una significativa eterogeneità nella gestione delle citopenie post terapia. Per questo motivo, è stato sviluppato di recente un nuovo sistema di classificazione del consenso EHA/EBMT per l’ematotossicità associata alle cellule effettrici immunitarie (ICAHT).
In uno studio multicentrico, la classificazione è stata applicata a una vasta coorte di pazienti trattati con diverse terapie CAR-T per varie patologie, con un'attenzione particolare al tasso di infezioni e ai risultati del trattamento.
In questo studio osservazionale multicentrico, il sistema ICAHT è stato applicato a una vasta coorte real-world di 549 pazienti trattati con CAR-T BCMA o anti-CD19 per emopatie refrattarie [112 mieloma multiplo (MM), 334 linfoma B diffuso a grandi cellule (DLBCL), 103 linfoma mantellare(MCL)] e sono state esaminate le conseguenze cliniche dell'ICAHT grave (≥3). La classificazione ICAHT è stata fortemente associata alla durata cumulativa della neutropenia grave (p<0,0001), alla presenza di citopenie multilineari e all'uso di trasfusioni di piastrine e globuli rossi. E’ stato evidenziato un aumento del tasso di ICAHT grave nei pazienti MCL rispetto ai pazienti con DLBCL e MM (28% vs. 23% vs. 15%). L'ICAHT grave era associato a un tasso più elevato di infezioni gravi (49% vs. 13%, p<0,0001), a un aumento della non relapse mortality (14% vs. 4%) e a risultati di sopravvivenza inferiori (PFS a 1 anno 35% vs. 51%, OS a 1 anno 52% vs. 73%).
La classificazione ICAHT riflette più da vicino la vera gravità clinica dell'ematotossicità e ha dimostrato una capacità superiore nel predire infezioni gravi rispetto alla classificazioni precedenti. Questi dati hanno evidenziato la rilevanza clinica del nuovo sistema di classificazione e supportano la segnalazione della gravità dell'ICAHT negli studi clinici che valutano le terapie CAR-T. Pertanto, questi pazienti richiedono un monitoraggio attento per le infezioni e presentano un rischio molto elevato di morbilità e mortalità. Questo può impattare su decisioni riguardante la profilassi e la terapia di supporto.