Loncastuximab : ottimi risultati con i responder !

Gli autori presentano i risultati long-term del trattamento con Loncastuximab tesirine (Lonca), un anticorpo anti CD19 coniugato con un potente dimero di pyrrolobenzodiazepina, nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) recidivato/refrattario, dimostrando una buona attività come single agent nello studio pilota di fase II LOTIS-2, anche in un setting di pazienti fortemente pretrattati e sfavorevoli

 

Paolo F. Caimi et al: Loncastuximab tesirine in relapsed/refractory diffuse large B-cell lymphoma: long-term efficacy and safety from the phase II LOTIS-2 study

Haematologica. 2024 Apr 1;109(4):1184-1193. https://doi.org/10.3324/haematol.2023.283459

Il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL)  è una patologia curabile con la terapia di prima linea in circa il 60% dei casi con gli attuali standard di trattamento. Negli ultimi anni il panorama terapeutico e la prognosi dei pazienti che non rispondono alla terapia di prima linea sono notevolmente cambiati, grazie all’avvento dell’immunoterapia, all’approvazione della terapia con CAR-T cells in seconda linea per i pazienti fit refrattari o recidivati precoci e alla disponibilità di tanti nuovi anticorpi monoclonali bispecifici o drug-coniugati, soprattutto dalla terza linea di trattamento. Tuttavia alcuni pazienti ancora non rispondono alle terapie disponibili e soccombono al linfoma. In questo setting, Loncastuximab tesirine (Lonca), un anticorpo anti-CD19 coniugato con un potente dimero di pyrrolobenzodiazepina, si è dimostrato un farmaco promettente in termini di efficacia e sicurezza. Qui vengono riportati i risultati long term dello studio di fase II LOTIS-2 in tutti i pazienti e nel sottogruppo di pazienti in remissione complete (CR).

Lonca viene somministrato ogni 3 settimane (0.15 mg/kg per I primi 2 cicli, 0.075 mg/kg per i cicli seguenti), fino a progressione o tossicità. Ad un follow up mediano di 7.8 mesi, 70 dei 145 (48.3%) pazienti era in risposta, di cui 36 (24.8%) in remissione complete. Di questi 16 (44%) e 11 (31%) si mantenevano event-free a ≥1 anno e ≥ 2 anni, rispettivamente. Nella popolazione totale arruolata, la sopravvivenza mediana era 9.5 mesi e la PFS mediana era 4.9 mesi. Tuttavia, nei pazienti che riuscivano a raggiungere una CR, OS e PFS mediane non sono state raggiunte, con una PFS e OS a 2 anni del 68.2%  e 72.5%, rispettavimente, in una popolazione di pazienti estremamante sfavorevoli (fortemente pretrattati, con una mediana di linee di terapie precedenti di 3 e circa un terzo di pazienti che ne aveva ricevute almeno 4, 60% di pazienti refrattari alla linea precedente, 10% pazienti che avevano fallito le CAR-T). Da questa analisi non sono emerse nuove tossicità di rilievo.

I risultati favorevoli dello studio LOTIS-2 hanno permesso che Lonca venisse approvato FDA, EMA e dal 4 marzo 2024 anche AIFA, per l’utilizzo nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato/refrattario dopo almeno due linee di terapia precedenti. In un momento storico in cui si sta assistendo ad una vera rivoluzione immunoterapica nel trattamento dei linfomi B e in cui sono stati approvati tanti nuovi farmaci in questo setting di pazienti, Lonca rappresenta sicuramente una opzione importante, soprattutto per le sue caratteristiche di offrire una risposta duratura ai pazienti che ottengono una remissione completa e di avere una buona efficacia anche in pazienti fortemente pretrattati, anche dopo il fallimento di CAR-T e bispecifici. L’utilizzo effettivo nella pratica clinica e i risultati real-life aiuteranno i clinici a definire il miglior sequencing terapeutico per questi nuovi farmaci e il setting per il loro miglior utilizzo.