Per l’anziano usiamo il suo score
I ricercatori di Brescia e Parigi propongono l’adozione dello score geriatrico FIL per migliorare la valutazione dell’idoneità dei pazienti di età superiore ai 60 anni e la loro gestione post-trapianto
Negli ultimi due decenni vi è stato un marcato aumento del numero di pazienti ematologici anziani candidati a trapianto allogenico , per cui la valutazione dell’idoneità dei pazienti con età > 60 anni sta diventando sempre più cruciale per massimizzare il beneficio della procedura trapiantologica. Il HCT-CI ideato da Sorror e basato sulle comorbilità e la valutazione delle funzionalità polmonare è uno strumento in grado di predire la NRM nei pazienti di ogni età, è stato validato in diversi studi multicentrici ed è entrato nella nostra pratica clinica. D’altra parte nei pazienti anziani con diverse patologie ematologiche quali linfomi, mielomi e malattie proliferative è stato dimostrato il valore prognostico della valutazione geriatrica multidimensionale attraverso diversi score.
Il FILscore sviluppato dalla Fondazione Italiana Linfomi combina quattro parametri: 1) il CIRS-G, un punteggio di comorbidità geriatrico specifico, 2-3) l'ADL e IADL, che valutano le funzione di base l’autonomia (4) età> 80 anni. La somma di questi parametri stratifica i pazienti in tre categorie: fit, unfit e frail.
In questo studio è’ stata analizzata retrospettivamente un’ampia coorte di 228 pazienti con età > 60 anni ( sempre inferiore a 80) con malattia ematologiche sottoposti ad allotrapianto tra 2008 e il 2018 in due centri europei. Nel 40% dei casi il donatore era da Registro Internazionale e nella maggior parte dei casi sono state usate le CSE da sangue periferico. Nell’80% dei casi sono stati usati regimi di condizionamento RIC.
Su 215 pazienti valutabili, 125 (58%) sono stati classificati come "fit" e 90 come "unfit / frail". L’HTC-CI era invece cosi distribuito: circa un terzo avevano HCT-CI 0, un terzo un punteggio 1–2 e un altro terzo ≥3. La riduzione del FILscore è stata determinata principalmente dall’IADL (73,3% di casi), mentre le funzioni di base classificate dall'ADL erano conservate in quasi tutti i pazienti.
Il FILscore è risultato altamente predittivo ed indipendente per l’outcome del trapianto. Infatti NRM e OS a 2 anni è risultata del 38% e 31% nei pazienti unfit/frail in confronto al 12% e 65% dei pazienti fit. Al contrario, l'HCI-CI ha fallito nella previsione dell’esito dell’allotrapianto.
Questo studio retrospettivo ha dimostrato la potenziale capacità del FILscore nel predire informazioni prognostiche quali NRM e OS nei pazienti anziani sottoposti ad allotrapianto, che non vengono sufficientemente rappresentate dal HCT-CI
Questo punteggio appare essere uno strumento completo di facile utilizzo in grado di comprendere la complessità della popolazione anziana e di stratificare in maniera efficace i pazienti con rischi diversi di NRM e OS.
Saranno necessari ulteriori studi prospettici per convalidare ulteriormente l'uso di questo punteggio nel contesto del paziente geriatrico.